Unità Pastorale UP7 Sovizzo
Parrocchie di Sovizzo Colle, Sovizzo al Piano, Montemezzo, Valdimolino,
Tavernelle, Gambugliano, Monte San Lorenzo


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Parrocchie di Sovizzo Colle, Sovizzo al Piano, Montemezzo, Valdimolino,
Tavernelle, Gambugliano, Monte San Lorenzo

 

Sito aggiornato il 10.11.2025 ---- Ultimi aggiornamenti: Avvisi del 09.11.2025


V Domenica di Pasqua 
18 maggio 2025 ( anno C ) 

"Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri."

Il Vangelo di oggi ci trasmette il testamento di Gesù. È diretto ai suoi discepoli, turbati dalla partenza di Giuda. Ma è anche diretto ai numerosi discepoli che succedono a loro e vivono il periodo di Pasqua alla ricerca di un orientamento. Sono soprattutto essi che trovano qui una risposta alle loro domande: Che cosa è successo di Gesù? Ritornerà? Come incontrarlo? Che cosa fare adesso? Sono alcune delle domande che capita anche a noi di fare.
In fondo, il Vangelo ci dà una risposta molto semplice: è un nuovo comandamento: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati”. Ma se ci si dedica a seguire questo comandamento, ci si accorge molto presto che l’amore non si comanda.

Beata Maria Vergine di Fatima
13 maggio 2025

Il 13 maggio si celebrano le apparizioni della Vergine Maria a Fatima, in Portogallo nel 1917. A tre pastorelli, Lucia de Jesus, Francesco e Giacinta Marto, apparve per sei volte la Madonna: lasciò loro un messaggio per tutta l’umanità, centrato soprattutto sulla penitenza e sulla devozione al suo Cuore Immacolato. Il 13 ottobre 1930 il vescovo di Leiria dichiarò degne di fede le visioni dei tre bambini, autorizzando il culto alla Madonna di Fatima. Sul luogo delle apparizioni è sorto un santuario, che comprende la Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima, dove sono venerati i resti mortali dei tre veggenti.

IV Domenica di Pasqua 
11 maggio 2025 ( anno C )

"Alle mie pecore io do la vita eterna."

Donandoci, per mezzo del battesimo, di far parte della Chiesa, Gesù ci assicura di conoscerci uno per uno. La vocazione battesimale è sempre personale, e richiede una risposta di responsabilità in prima persona. Ci sentiamo sicuri, nella Chiesa, perché Gesù è sempre con noi, e ci chiama e ci guida con la voce esplicita del Papa e con i suggerimenti interiori che ci aiutano a riconoscerla e a corrispondervi. Se restiamo nella Chiesa, con il Papa, non andremo mai dispersi, perché Gesù ci conosce per nome e ha dato la sua vita per salvarci. Quella vita che si comunica a noi, pegno di eternità, nell’Eucaristia degnamente ricevuta. Non dobbiamo aver paura di nulla.

III Domenica di Pasqua 
4 maggio 2025 ( anno C )

"Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce."

La terza volta che Gesù si manifesta ai suoi, dopo la risurrezione, è densa di avvenimenti e di insegnamenti.
Egli si ferma sulla riva del lago a cuocere il pesce per loro, e a presentarsi ancora come uno che serve, perché il Risorto è tutto Amore, Spirito vivificante. Ed è sull’amore che interroga Pietro. Non è un esame, ma solo una triplice affettuosa richiesta, all’uomo che per tre volte l’aveva rinnegato e che ciò nonostante doveva essere la prima pietra della sua Chiesa.

San Giuseppe Lavoratore
1 maggio 2025

"Non è costui il figlio del falegname?"

La reazione della gente di Nazaret a proposito della sapienza di Gesù fa pensare al capitolo del Siracide, che contrappone il lavoro manuale e la legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siracide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città.

Santa Caterina da Siena
29 aprile 2025

"Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli."

Non è nostra intenzione indugiare nel porre in rilievo come nella vita e nell’attività esterna di Caterina le beatitudini evangeliche abbiano avuto un modello di superlativa verità e bellezza. Tutti voi, del resto, ricordate quanto sia stata libera nello spirito da ogni terrena cupidigia; quanto abbia amato la verginità consacrata al celeste sposo, Cristo Gesù; quanto sia stata affamata di giustizia e colma di viscere di misericordia nel cercare di riportare la pace in seno alle famiglie e alle città, dilaniate da rivalità e da odi atroci; quanto si sia prodigata per riconciliare la repubblica di Firenze con il Sommo Pontefice Gregorio IX, fino ad esporre alla vendetta dei ribelli la propria vita.

II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia
27 aprile 2025 ( anno C )

"Otto giorni dopo venne Gesù."

Partecipando al sacrificio della Messa, noi ascoltiamo ogni volta le parole di Cristo che si rivolge agli apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”. Inoltre, imploriamo il Signore di concederci “unità e pace secondo la sua volontà” e di donare “la pace ai nostri giorni”.
Ogni volta che apparve agli apostoli Cristo, dopo aver vinto la morte, augurò la pace, sapendo quanto tutti loro la desiderassero. Nel conferire agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo ha portato la pace nell’anima inquieta dell’uomo. L’anima creata da Dio ha nostalgia di Dio. La pace con Dio è il fondamento della pace tra gli uomini.

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