Unità Pastorale UP5
Parrocchie di Sovizzo Colle, Sovizzo al Piano, Montemezzo, Valdimolino, Tavernelle


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Parrocchie di Sovizzo Colle, Sovizzo al Piano, Montemezzo, Valdimolino, Tavernelle

 

Sito aggiornato il 20.07.2024 ---- Ultimi aggiornamenti: Avvisi del 21.07.2024


XVII domenica del Tempo Ordinario
28 luglio 2023  ( anno B )

"Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano."

Tutti gli evangelisti ci riportano il racconto del miracolo della moltiplicazione dei pani. Si tratta di nutrire una grande folla di persone e di seguaci di Gesù, radunati sulla riva nord-est del lago di Tiberiade (cf. Mt 14,13-21; Mc 6,32-44; Lc 9,10b-17). Come dimostra l’atteggiamento dei partecipanti, essi interpretano questo pasto come un segno messianico. La tradizione ebraica voleva che il Messia rinnovasse i miracoli compiuti da Mosè durante la traversata del deserto. Ecco perché, secondo questa attesa messianica, si chiamava “profeta” il futuro Salvatore, cioè “l’ultimo Mosè”.

Santi Gioacchino e Anna
26 luglio 2024

"Facciamo l'elogio degli uomini illustri."

"Facciamo l'elogio degli uomini illustri" dice il Siracide, ma sappiamo ben poco dei genitori di Maria: anche per loro si verifica la legge del segreto, del silenzio, del nascondimento che Dio ha applicato alla vita di Maria e alla maggior parte della vita storica di Gesù.

XVI domenica del Tempo Ordinario
21 luglio 2024  ( anno B )

"Erano come pecore che non hanno pastore."

Come mostra la prima lettura, e il Vangelo stesso, oggi al centro della parola che la liturgia ci porta c’è il fatto che Dio ha concretizzato le sue promesse in Gesù di Nazaret: attraverso il suo Salvatore egli veglia sul suo popolo. Il Vangelo descrive la “piccola” gente di Galilea che si affolla al seguito di Gesù come una comunità di uomini sfiniti di cui nessuno si occupa. Essi hanno sentito che Gesù si preoccupa sinceramente di loro, e che ha il potere di venire loro veramente in aiuto. È ciò che fa, portando l’indispensabile salvezza a tutti quelli che si rivolgono a lui fiduciosi, nella loro disgrazia sia fisica che sociale o spirituale.

Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
16 luglio 2024

Il profeta d'Israele, Elia (IX sec. a.C.), dimorò per un lungo periodo sul Monte Carmelo, che si trova in Alta Galilea, aveva radunato un piccolo nucleo di uomini, fedeli al Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, per vivere intensamente (da eremiti) la fede, dei padri e prendere le distanze da quei culti pagani che il popolo ebraico stava gradualmente assorbendo dai popoli vicini. È su questo monte che il profeta Elia lancia ai falsi profeti di Baal la grande e potente sfida volta a dimostrare che JHWH (Jahve) è il vero Dio e così persuadere il Popolo d’Israele a ritornare al Signore (1Re 18,16-40). Vide una piccola nube dalla terra salire verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccità. In quella immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato la vita e la fecondità al mondo.

XV domenica del Tempo Ordinario
14 luglio 2024  ( anno B )

"Prese a mandarli."

Per mezzo dei suoi messaggeri, Dio ha preparato l’umanità, nel corso di una lunga storia, alla venuta di suo Figlio e alla rivelazione della salvezza da lui portata. Partendo dal popolo di Israele, il suo amore redentore doveva estendersi a tutti gli uomini. È il motivo per cui Gesù ha chiamato i Dodici a formare il nucleo del popolo definitivo di Dio e li ha fatti suoi collaboratori. Sono stati incaricati di vincere il potere del male, di guarire e di salvare gli uomini che avessero creduto al loro messaggio.

XIV domenica del Tempo Ordinario
7 luglio 2024  ( anno B )

"Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria."

Nella storia, nel quotidiano più ordinario, il Dio eterno si fa prossimo dell’uomo. Attira la sua attenzione e gli invia dei “segni”: per esempio, facciamo l’esperienza inattesa del suo aiuto; incontriamo un uomo che testimonia di lui con forza. La sua preghiera ci coinvolge e noi “prendiamo gusto a essere con Dio”. Ascoltiamo la sua parola in modo nuovo. Scopriamo subito il suo intervento negli avvenimenti della nostra vita e scopriamo sempre più chiaramente il “filo conduttore”. Ma può accadere che talvolta percepiamo l’incontro con lui come una esigenza che ci disturba, che ci irrita e ci provoca. È necessario abbandonare la terra ferma, osar affrontare l’ignoto, forse cambiare.

XIII domenica del Tempo Ordinario
30 giugno 2024  ( anno B )

"Fanciulla, io ti dico: Àlzati!"

Ecco due miracoli di Gesù legati uno all’altro. Il loro messaggio è complementare. Si tratta di due donne: una all’inizio della sua vita, l’altra al termine di lunghe sofferenze che la sfiniscono. Né l’una né l’altra possono più essere salvate dagli uomini (vv. 23 e 26). Ma sia l’una che l’altra saranno salvate dall’azione congiunta della forza che emana da Gesù e dalla fede: per la donna la propria fede, per la bambina la fede di suo padre (vv. 34 e 36). Bisogna notare soprattutto che la bambina ha dodici anni (v. 42) e che la donna soffre da dodici anni (v. 25).

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